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“La Corte d’Appello di Milano, sezione specializzata in materia d’impresa (presidente Serena Baccolini, estensore Anna Ferrari)” ha respinto le impugnazioni dei costruttori, che ora dovranno liquidare”, precisa il quotidiano economico- finanziario italiano, “altri 200 milioni di danni”, confermata l’infondatezza delle questioni pregiudiziali sollevate dalle cartelliste. Il settlement del 2016 sul cartello che coinvolse i maggiori costruttori di autocarri palesato dalla Commissione Europea che inflisse alle aziende coinvolte, Daf, Daimler, Iveco, Man Volvo/Renault e Scania, sanzioni per un totale di 2.93 miliardi di euro, è la base giuridica che giustifica il risarcimento dei danni a moltissimi acquirenti autotrasportatori. Ma non è finita qui: “il “cartello” perde anche la partita della prescrizione”, chiude l’articolo, avendo infatti la Corte d’Appello confermato la sentenza di I grado che aveva respinto l’eccezione di prescrizione. Infatti “a giudizio dei costruttori la questione era nota dal 2011 (stando a generici articoli di stampa europea e italiana) ma per la Corte d’Appello l’ordinaria diligenza del danneggiato non può spingersi oltre la data del 2016, quando la stangata divenne pubblica, con l’indiretta ammissione di responsabilità dei costruttori”. Il rigetto dell’appello principale e degli appelli incidentali promossi dai costruttori di autocarri e l’accoglimenti delle eccezioni sollevate dalle ditte appellate, assistite da ALI, fa ben sperare tutte le ditte che hanno agito in giudizio ed incoraggiare quelle che ancora non lo hanno fatto, che presto potrebbero trovarsi a ricevere un risarcimento dalle aziende partecipanti all’intesa restrittiva della concorrenza. È ancora possibile agire in giudizio per tutte le ditte di autotrasportatori che abbiano acquistato, preso in leasing o noleggiato a lungo termine, nel periodo 1997-2011, camion di medie (da 6 a 16 tonnellate) e/o grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate) aderendo a una delle azioni collettive di risarcimento danni promosse e sostenute da ALI- Antitrust Litigation Investment.
© Il Sole 24 Ore
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