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La Commissione Europea sta conducendo ispezioni a sorpresa presso le sedi di aziende operanti nel settore degli pneumatici in vari Stati membri con l’obiettivo di verificare se queste aziende hanno violato le norme antitrust dell’UE, in particolare quelle che vietano accordi collusivi e pratiche commerciali restrittive (articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea). Ad oggi le ispezioni sono state condotte presso gli uffici di Pirelli, Continental, Michelin e Nokian Renkaat OyjLe ispezioni di cui sopra riguardano il settore degli pneumatici nuovi destinati a veicoli come auto, furgoni, camion e autobus, venduti nell’Area economica europea. La Commissione sospetta che queste aziende abbiano coordinato i prezzi, anche attraverso comunicazioni pubbliche.Va sottolineato che tali ispezioni rappresentano una fase iniziale di indagine su presunte pratiche anticoncorrenziali. La loro realizzazione non implica la colpevolezza delle aziende coinvolte ma costituisce un passo preliminare che, in questi casi, può sfociare in un provvedimento vero e proprio, nel caso in cui emergessero le evidenze di un accordo tra i produttori con effetti distorsivi sul mercato, come è avvenuto nel caso del cartello dei camion.Non esiste un termine legale definito per il completamento delle indagini su comportamenti anticoncorrenziali. La durata delle indagini è generalmente prolungata e dipende da diversi fattori, tra cui la complessità del caso, la cooperazione delle aziende coinvolte con la Commissione e l’esercizio dei diritti di difesa. Di norma, la Commissione impiega almeno cinque anni per concludere un procedimento, quindi è consigliabile conservare accuratamente le fatture di acquisto relative agli pneumatici fin da ora, al fine di garantire un corredo documentale al fine di un’eventuale azione legale risarcitoria. Poiché il periodo di riferimento del presunto cartello potrebbe risalire a molti anni precedenti alla data di inizio delle indagini, è importante conservare e non mandare al macero tutte le fatture d’acquisto degli pneumatici, anche quelle datate più di dieci anni fa, al fine di essere in grado di provare il loro acquisto in giudizio per poter ottenere il risarcimento del danno.
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